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Ho visto il Cervo

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Ho visto il Cervo

Questa scatola di legno contiene un timbro.
Per un certo periodo della mia vita sono stata molto attratta dai cervi, mi sembravano creature stranissime, con quelle corna enormi che sembrano rami. Io sono una donna abituata alla pianura e non avevo mai visto i cervi da vicino, poi un giorno sono stata in montagna e ne ho visto uno, era enorme, con enormi rami in testa. Così ho creato una scatola con un timbro e una bella storia che si intitola “Ho visto il Cervo”.
Chi acquisterà questo meraviglioso oggetto riceverà a casa anche un piccolo libricino fatto a mano con la storia.

La scatola è interamente decorata con collages, disegni e scritte misteriose, ha una porticina che si chiude con una grande chiave. All’interno si nasconde un superbo cervo in dura plastica nera, montato su un piedistallo di legno rivestito da una foglia d’oro e carta rossa, sotto nasconde un timbro che rappresenta un essere strano, un po’ cervo e un po’ creatura del mio sogno.
La storia che accompagna il cofanetto è una favola e alcune illustrazioni sono rappresentate sulla scatola.

La sua Storia

C’era una volta una famiglia. Questa famiglia era composta da un uomo, una donna e una giovane ragazza. Erano persone semplici e vivevano una vita serena. L’uomo costruiva maniglie per le porte, la donna dipingeva fiori finti di seta e la giovane ragazza scriveva favole per bambini ciechi.
Di giorno ognuno lavorava nella sua stanzetta e alla sera mangiavano tutti assieme sul tavolo della cucina, di solito la ragazza raccontava la favola che aveva scritto quel giorno, e la donna metteva qualche fiore in mezzo alla tavola. Alla mattina la ragazza andava sempre a camminare nel bosco lì vicino, e una di quelle mattine successe che un grande cervo le saltasse davanti, si fermò lì vicino guardandola negli occhi e dalla bocca gli uscì una cosa nera, come una schiuma o una nuvola, non saprei come definirla. La ragazza si spaventò e corse a casa, entrò e vide che dal soffitto di ogni stanza cadevano monete d’oro, cadevano come una pioggia d’oro. Oro, oro, oro dappertutto, adesso erano ricchi, ma loro erano sempre stati ricchi e tutto quell’oro non gli serviva a niente, perché avevano già tutto quello che serviva per vivere, così ne fecero piastrelle.

 

Esaurito

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